LA CALZA
ciao a tutti oggi parliamo di questo accessorio utilizzato da tutti, ma forse non tutti sanno che……dai partiamo
Un accessorio nato per un determinato motivo: quello di tenere al caldo i piedi nelle stagioni più fredde, e che con il passare del tempo è diventato un vero e proprio cult dell’abbigliamento, con specifiche caratteristiche e nuove tendenze dettate dalla moda.
Ma partiamo dagli albori di questo magnifico indumento.
I calzini più antichi appartengono agli egizi, risalirebbero al periodo tra il 250 e il 420 a.C. A e pare venissero indossati coi sandali.
Furono ritrovati nella necropoli dell’antica Ossirinco, una colonia greca sul Nilo, alla fine del 19° secolo ed esposti al Museum di Londra
Possiamo attribuire però, il vero prototipo della calza, agli abitanti della Mesopotamia, nel 700 a.C.: per coprire i piedi gli uomini utilizzavano lunghi gambali di tela con una suola di cuoio.
Lo stesso troviamo nei Greci e nei Romani: anche loro avevano l’abitudine di avvolgere intorno alle gambe delle fasce tessute di cotone o lana, chiuse da laccetti di cuoio.
Questi lasciavano però scoperto il piede.Una soluzione troppo scomoda, che venne presto sostituita dalle bracae barbariche, una sorta di pantalone lungo che copriva anche il piede.
Nel Medioevo attorno all’anno 1000 si diffusero le calze lunghe.
Fare calze a quell’epoca era complesso e richiedeva un eccessivo dispendio di soldi, ed è proprio per questi motivi diventarono simbolo distintivo di elevata condizione sociale.
Alla fine del quattrocento fu inventata anche la calzamaglia, un pezzo unico da indossare sotto gli imponenti vestiti.
Da questo momento in poi l’introduzione della calza segnò anche una netta divisione tra l’abbigliamento maschile e quello femminile.
Gli uomini cominciarono ad esibire con fierezza calze dai colori sgargianti e diverse da una gamba all’altra.
Nel Seicento e nel Settecento, le tinte vivaci lasciarono il posto all’elegante bianco, unica sfumatura cromatica accettata, ma è Nell’Ottocento che cambia tutto: la moda maschile impone gambe coperte da lunghi calzoni, con la diffusione così, dei pantaloni lunghi da uomo, ma con conseguente ridimensionamento delle calze dell’uomo: hanno cominciato così a ridursi sotto il ginocchio ed è da qui che è diventata netta la differenza tra calze e calzini.
Oggi calze e calzini sono un elemento insostituibile per ogni outfit, un capo d’abbigliamento che riempie cassetti e armadi nelle sue varie versioni. Lunghe, corte, in tinta unita o nelle più diverse fantasie, in abbinamento o in contrasto con il resto del look, per distinguersi, personalizzare, impreziosire le proprie scelte di vestiario quotidiano.
Tessuti:
Eccovi una piccola guida con quello che dovete sapere per la scelta delle calze perfette.
Tessuti, fantasie, tinte unite, qualunque sia il tuo outfit, e come orientarsi nel loro uso e cura per farle durare di più nel tempo.
Cosa si intende quando sentiamo la parola “titoli”?
Il titolo è la lunghezza del filato che si ottiene da un grammo di materia prima; esempio: un titolo 1/90 vuol dire che un grammo di cotone si è ricavato 90 metri di filato.
Più è alto il titolo, più sottile sarà la calza.
Il filato può essere semplice o ritorto, oppure ritorto e affiancato ad un altro filo; quest’ultima sarà più resistente di una fabbricata con un solo filato.
Cosa vuol dire “rimaglio”, o nel maggior parte delle volte si usa dire “calza rimagliata”? Questa terminologia, identifica semplicemente la cucitura in punta.
Qual è la differenza poi tra “rimagliata” e “rimagliata a mano” ?, anche se di mano non c’è nulla, lo spiegheremo in seguito, toccandola non si dovrebbe sentire niente.
Se si sente un piccolo spessore si tratta di una cucitura a macchina: questo perché quando la calza esce dalla produzione, è assente la punta che viene assemblata a macchina successivamente.
Per molti questo spessore può rivelarsi fastidioso.
Da preferirsi, dunque, le calze rimagliate a mano (che si fa manualmente con una macchina rimagliatrice), più costose, ma che offrono più comfort.
Cotone.
Più comune e pregiata è il Filo di scozia.
I motivi sono tanti; per riassumerli tutti si può dire che sono leggerissime, resistenti e disperdono il calore e la naturale traspirazione, ma soprattutto sono irrestringibili.
Un altro cotone usato è il Mako: cotone di origine egiziana, mentre per l’inverno si utilizza il filato Winter Cotton, più spesso quindi adatto alla stagione fredda.
Lana
Tessuto utilizzato ovviamente per l’inverno, ma che troviamo anche nelle varianti lana- cotone e in alternativa lana e seta: questa calza si trova ultimamente anche in fantasie delle più varie e bizzarre.
CASHMERE
Sono le calze caldissime, Adatte non per utilizzo metropolitano, infatti sono poco richieste.
A differenza di quello che si può immaginare, si consumano e logorano molto prima delle altre… Come evitare ciò? L’alternativa è acquistarle in cashmere e seta, così avranno una vita più lunga e si ammortizzerà l’investimento, oltre che a donare una calzatura perfetta e traspirante.
LINO
Questo tessuto viene utilizzato per la calza estiva, anche se il più delle volte viene mescolata con il cotone.
MODELLI
- La calza corta, che arriva sopra al malleolo: è molto utilizzata da tedeschi, belgi e americani, in Italia è mal vista.
- La calza lunga: arriva sotto il ginocchio è quella che sicuramente viene più utilizzata e che rende più ineccepibili.
LAVAGGIO:
Rispettare sempre l’etichetta per le istruzioni di lavaggio, onde evitare di ritrovarsi la calza del big jim…… e abituale che una calza in cotone può restringersi al primo lavaggio, per poi rimanere invariata ai lavaggi successivi.
Per la calza in pura lana c’è pericolo d’infeltrimento e pilling (la comparsa di palline di fibra): il mio consiglio e di lavarle sempre a mano sia che sia lana o cashmere e utilizzando sapone neutro e soprattutto NON STIRARE.
Come accostare i colori e fantasie?
La persona “indifferente all’accessorio calza” le userà solo per “coprire i piedi” senza avere interesse per qualsiasi abbinamento, tessuto o colore, ma quella attenta e premurosa nel suo look, si indirizzerà verso colori e tinte diverse anche per questo accessorio.
Consiglio: procuratevi una decina di calze grigio scuro o nere e andate sul sicuro, senza grandi stravolgimenti o dubbi, per chi cerca semplicità ed eleganza allo stesso tempo.
Perché poi non optare per la combinazione cromatica cravatta più calza? Un look attento, raffinato ed originale, per chi esige il massimo.
Il perfezionista, invece, sceglie il colore più adatto in considerazione del colore delle scarpe e dei pantaloni.
Per la cerimonia e con lo smoking con il tight, ecc la scelta migliore è la calza nera in seta.
Per il casual il weekend o tempo libero ci si può sbizzarrire con colori e fantasie.
ps:
Mi raccomando: Calza bianca: da usare solo esclusivamente mentre si fa dello sport……
spero che vi sia utile e piaciuto il nuovo articolo, anche solo per saziare la propria curiosità.
bene vi saluto e alla prossima
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